Yerebatan Sarnici, la Cisterna Basilica di Istànbul: lo splendore dell’Impero Romano d’Oriente

The Basilica Cistern (Yerebatan Sarnici) in Istanbul

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Un piede in Asia e l’altro in Europa, Istànbul è una megalopoli situata a cavallo di due continenti.
Nel cuore della città lo stretto del Bosforo unisce il Mar Nero, il Mar di Marmara e il Corno d’Oro.
Capitale di tre Imperi successivi-Romano,Bizantino e Ottomano- ne conserva in ottimo stato l’eredità.
Mi sono innamorata di Istànbul 10 anni fa appena arrivata sul Bosforo: caos , colori e odori. Al tramonto i minareti delle moschee diventano tutti d’oro, come pure dorati sono i riflessi del sole sull’acqua.
Dei suoi monumenti mi hanno colpito particolarmente la Moschea Blu, con maioliche uniche al mondo e tappeti immensi, S.Sofia (che mi ha ricordato S.Marco a Venezia), la torre di Galata e il quartiere genovese,il Gran bazar seicentesco,e soprattutto la Cisterna Basilica (in turco Yerebatan Sarayi o Sarnici) che è la più grande cisterna sotterranea ancora conservata ad Istanbul.

Costruita da Giustiniano I nel 532, il periodo più prospero dell’Impero romano d’Oriente, oggi si presenta come un enorme spazio sotterraneo di circa 140 metri per 70, le cui volte sono sorrette da dodici file di 28 colonne alte 9 metri e distanziate l’una dall’altra di 4,90 m.
I capitelli sono un misto tra gli stili Ionico e Corinzio, con alcune eccezioni di Dorico oaddirittura di colonne non decorate.
I muri perimetrali sono di mattoni ed hanno uno spessore di 4 metri. La malta utilizzata nella costruzione è speciale ed impermeabile.
Buona parte dei materiali e delle colonne sono elementi di riuso, vedi in particolare due enormi teste di gorgone provenienti probabilmente da un arco monumentale del foro di Costantino, che, rovesciate, fanno da base a due delle colonne di sostegno della volta.
La cisterna era alimentata da un acquedotto che portava acqua addirittura dalle foreste diBelgrado: era dunque uno dei più lunghi della romanità.
L’incredibile monumento è stato ristrutturato nel 1985. E’ ancora in ottimo stato , tanto damantenere sul fondo acqua sufficiente a far sopravvivere numerosi pesci.
Spero che le immagini riescano a darvi almeno una idea di tanta bellezza.

26 pensieri su “Yerebatan Sarnici, la Cisterna Basilica di Istànbul: lo splendore dell’Impero Romano d’Oriente”

  1. Le opere del passato sono superbe.oggi non saremmo capaci di tale genialità.non siamo capaci di costruire un cavalcavia,figuriamoci quelle opere che durano nel tempo di secoli e millenni.mai stato ad Istanbul,ma con i tempi correnti meglio girargli alla larga.e’ tutta salute.

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    1. mah del gran bazar o caravanserraglio del 600 ho parlato…gli aromi e i colori che lo riempiono sono unici, oro, gioielli e pietre preziose oltre che spezie e lukum…quanto al topkapi… parlerei prima dell’ex palazzo del sultano trasformato in Museo…con il famoso pugnale dai diamanti grossi come noci dell’omonino film…credevo fosse noto a tutti…allora ricorderei anche l’Harém del sultano, splendido, poi gli antichi quartieri del porto con le case in legno istoriato..potrei scrivere per giorni di istanbul, la prima volta ci passai 3 settimane… poi il topkapi, ristorante ottimo e anche il topkapi caffé , elegantissimo…ciaoooo

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  2. Fu costruita su parte dei resti del Gran Palazzo di Costantinopoli, sede dell’Impero bizantino e la descrizione della sua costruzione occupa ben otto volumi che ora si trovano nella biblioteca del Topkapi.Se penso a quella che chiamano alrte moderna….

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