Silenzio… si nasce

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La vita di un uomo dura circa 80 anni.
Quando nasci dipendi dagli altri, ti fai tutto addosso, non capisci niente, poi fino ai 15 anni ti insegnano le regole, quello che è giusto, che devi e non devi fare.
Dopo, dai 15 ai 30 anni ti impegni a vivere secondo quanto ti hanno insegnato.
Dai 30 ai 60 passi il tempo a rimproverarti per quelle regole che non sei riuscito a seguire.
Poi, quando finalmente realizzi l’inutilità di certi sforzi perché proprio i diktat che hai seguito con più difficoltà non servono a nulla,insomma quando cominci a capire…riprendi a farti tutto addosso, a dipendere dagli altri, a non contare un cazzo, e così via.
Questa è la vita…
Dal film “Silenzio …si nasce” di G.Veronesi, 1996

Personalmente ritengo che Veronesi abbia fotografato impietosamente lo scheletro della vita…che poi noi cerchiamo di rivestire con abiti più o meno colorati, miseri o sfarzosi a seconda del nostro carattere e di quello che gli dei ci concedono.
Che ne dite?

23 pensieri su “Silenzio… si nasce”

  1. Può essere. Io comunque, a 40 circa😂, me la godo assai. Regole? Chissenefrega delle regole. L’unica cosa che mi rimprovero è di non avere abbastanza tempo libero, che poi sarebbe occupato da famiglia, amici, passioni, meditazione.
    Un bacio.

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    1. ma tu di quale veronesi parli? qui si tratta di Giovanni Veronesi sceneggiatore e regista. Fratello minore dello scrittore Sandro, i suoi due films : manuale d’amore uno e due , per essere cinema italiano, si lasciano vedere. Allora…che mi significa veronesi no comment? non è figura discutibile, solo un bravo mestierante che nel panorama italico cinematografico è già qualche cosa…

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  2. effettivamente è proprio così..
    la vita per questo è molto strana…si nasce dipendenti e si muore altrettanto dipendenti…si regredisce con gli anni . Questo un pò mi mette tristezza!

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  3. dato che l’immortalità (fra l’altro impossibile) sarebbe la peggiore delle condanne, la morte è un fatto assolutamente naturale;
    non è però uguale per tutti perché le possibili varianti sono migliaia ed allora si apre un dibattito :
    meglio morire come hai descritto (in una triste regressione ai problemi dell’infanzia) oppure meglio morire da adulti ma molto prima ???
    potendo scegliere cosa preferireste ???
    io sinceramente preferirei non tornare sdentato ed incontinente e bisognoso di dare la manina per camminare ed essere imboccato per mangiare …
    🙂

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