Tacchi a spillo

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Foto di Helmut Newton

Noi, in nodi di carne crocifissi, fratelli d’odio e d’amore, siamo assenzio e cicuta,Ofelia che muore di voglia dentro il ruscello di Amleto, il corvo che dal canneto veglia una giovane morte che ancora mi strazia, pace il solo pensiero di essere altrove,forse nel tuo corpo arrogante che non ha più neppure un gemito da regalarmi.
Ora,sulle labbra dei giorni appassisce e si sfila la tua parola ormai inutile e falsa mentre aspetto, in un fiato di vento, decisa a finirti cieca, sorda e muta sui tacchi a spillo che han risuonato insolenti per te, pronti a trafiggerti il cuore,immobile,come il mare che la neve non imbianca, come la goccia che diventa lago e par fatta di niente.

Viki,26 dicembre 2012

Quando gli amori finiscono sarebbe buona cosa dar loro una morte rapida, onde evitare rancori e ricordi che dilaniano…

28 pensieri su “Tacchi a spillo”

      1. già…certi quid li conosco, anche perchè ogni individuo ha una personalità ben distinta e ineguagliabile…ma se si è giunti al punto del non ritorno tanto vale chiudere la porta e aprire la successiva

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