EMERGENCY: nessuno escluso

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Nel nostro Paese il diritto alle cure è riconosciuto dalla Costituzione, eppure nella pratica cresce il numero delle persone – straniere e italiane – che non hanno accesso alle cure mediche.
EMERGENCY lavora in Italia dal 2006 per offrire assistenza gratuita a chi ne ha più bisogno.

Gli ambulatori
Cure di base e specialistiche per chi ne ha più necessità

L’inizio del nostro impegno in Italia risale a 10 anni fa.
Nel 2006 abbiamo aperto il nostro primo ambulatorio a Palermo, per offrire assistenza di base e specialistica completamente gratuita a chi aveva difficoltà di accesso alle cure.
Dopo quella prima esperienza, abbiamo aperto altri due ambulatori a Marghera (2010) e a Polistena (2013).
Negli ultimi due anni ne abbiamo avviati altri tre: il primo a Castel Volturno, in provincia di Caserta, dove si stima che gli stranieri irregolari siano un terzo della popolazione residente; il secondo a Ponticelli, un quartiere periferico di Napoli, un terzo a Sassari.
Negli ambulatori, i nostri medici offrono cure di base e specialistiche gratuite e i nostri mediatori si occupano dell’orientamento socio-sanitario per facilitare l’accesso al Servizio sanitario nazionale.

Agli sbarchi
Cure e accoglienza per chi arriva in Italia

Negli ultimi 2 anni, più di 1 milione e 200 mila persone hanno attraversato il Mediterraneo centrale per cercare salvezza in Europa. Nella provincia di Siracusa, nello stesso periodo, sono approdate circa 48 mila persone.
A partire dal 2013, i nostri ambulatori mobili hanno iniziato a lavorare in alcuni centri di accoglienza siciliani e nel 2015 nei porti di Augusta, Pozzallo, Porto Empedocle.
I nostri medici e infermieri garantiscono assistenza sanitaria ai migranti sbarcati in Italia, i mediatori culturali li informano sui loro diritti e gli psicologi sono a disposizione dei più vulnerabili.
La scorsa estate un team di EMERGENCY ha offerto assistenza sanitaria a bordo di una nave impegnata nella ricerca e salvataggio.

Gli ambulatori mobili
Portiamo cure dove più servono

Migranti e stranieri si trovano in una condizione estremamente vulnerabile, e non solo al momento del loro arrivo in Italia.
Per facilitare l’accesso alle cure a loro e alle persone più deboli, abbiamo allestito tre ambulatori mobili che offrono assistenza sanitaria in aree disagiate, come le aree agricole, le periferie urbane e i campi nomadi.
Abbiamo lavorato moltissimo nelle campagne pugliesi, siciliane, laziali, calabresi e lucane per portare cure ai braccianti impiegati nell’agricoltura.
I braccianti che abbiamo incontrato soffrono di lombalgie, gastriti, problemi gastrointestinali che dipendono da condizioni di vita difficilissime, dove il lavoro è massacrante, il cibo è scarso ed è difficile accedere all’acqua potabile. Lavoriamo anche nelle periferie di Milano e Castel Volturno, e abbiamo lavorato a Bologna, per offrire assistenza sanitaria o informazioni sui propri diritti a chiunque ne abbia bisogno.

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