Per chi si scrive?

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-E’meglio scrivere per se stessi, e non avere pubblico, che scrivere per il pubblico e non avere se stessi-

(Michael Connelly)

Questa è una grande verità: si può scrivere solo per il proprio piacere senza curarsi dei lettori oppure scrivere per questi ultimi, a tema, con corredo di foto personali atte ad invogliare i commenti,i likes, il pubblico.
Io scrivo per me stessa e penso sia verificabile…sto parlando di blog e della rete. Nel reale gli editori spesso impongono il “tu scrivi, questo interessa oggi”, di fronte alla moneta spesso  ci si adegua .

43 pensieri su “Per chi si scrive?”

  1. Vero.
    Diciamo che se uno scrive esclusivamente per sé stesso non pubblica. Si tiene un bel diario. Quindi in realtà chi pubblica (blog et luoghi affini) il confronto lo cerca. Ma non necessariamente si assoggetta ai lettori. E’ una terza via insomma 😉

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    1. considero il blog l’equivalente di un quaderno: annoto ifatti dei nostri tempi, quel che succede, quello che penso io, ovviamente, in piena libertà, le mie opinioni anche politiche e religiose…dove vado tranquillamente contro corrente…quindi penso di scrivere per me stessa, felice di trovare chi la pensa come me.

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  2. Anche quando si scrive per essere letti, i messaggi piacciono in prima istanza a noi stessi; in conclusione, credo che la maggioranza di noi scriva per se stessi.
    Ritengo di comprendere al volo quando un brano o romanzo o altro è stato scritto per compiacere i lettori ed essere venduto; alcuni testi non riesco a leggerli per più di poche righe o pagine.
    ciao 🙂

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  3. Considerando che il mondo virtuale offre parecchie “vetrine” più o meno facili da gestire, scrivere per gli altri sembra quasi obbligato.
    Ma solo quando si vuole ottenere qualcosa che sia slegato dal piacere dello scrivere.
    Se si inizia a scrivere per gli altri, inevitabilmente si dovrà seguire il pensiero o l’0nda del momento per ricevere consenso o interesse.
    Non so, è una scelta personale ovviamente, ma credo che snaturarsi per piacere agli altri non sia una grande vittoria…

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  4. Condivido il commento di Marco. Per me scrivere è terapeutico, molto spesso uno sfogo e, raccontando persone o fatti che mi hanno irritato , li sminuisco e li ridicolizzando nel blog e così mi sembrano meno gravi. Sbandierandoli al mondo intero, e anche se non mi legge nessuno la percezione che ne ricavo è questa, me ne libero. E poi il confronto con gli altri mi apre a nuovi punti di vista. A me non sembra affatto poco.

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  5. Io credo che si scriva sempre per qualcun altro, altrimenti non vedo il motivo di scrivere, puoi solo pensare e hai risolto. Invece si cerca sempre la gratificazione pubblica, quella personale ce l’hai già.

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