Mi hanno ammazzato Dio

Questo articolo è, in pratica, l’unico in cui dico molto di me, magari ridendomi addosso. L’avevo già pubblicato all’inizio dell’anno scorso, oggi lo riposto nell’edizione integrale sperando di far cosa gradita, io mi son parecchio divertita a rileggermi 😀

aldostefanni

Creazione di Aldo Stefanni

L’altro giorno me ne stavo al balcone della mia stanza con i soliti confusi pensieri che mi ballavano dentro senza che riuscissi a fermarli.
Eppure sentivo che quello era il gran giorno, nel mio caos si sarebbe finalmente fatta luce.
Neppure mi accorsi che un enorme avvoltoio si era posato vicino a me, silenzioso come un rapace notturno.
E’ stato lui a chiamarmi:
-Ehi, donna, sono qua-
Stava lì, il lungo collo munito di bargigli, a guardarmi da sotto l’ala tesa.
Dal momento che imbattersi in un avvoltoio dalle nostre parti è cosa certamente non comune ho capito subito di avere di fronte una divinità ma non ero troppo sicura se si trattasse del Maligno o del Benigno.

-Quale è il problema, mi hai scambiato per una apparizione della Madonna, che te ne stai lì con l’occhio sbarrato?-
-Non sei Satana?-
-Vuoi dire quel tizio che secondo voi umani mentecatti dovrebbe stare all’Inferno?-
-S….ì-
-Ma dai, come fai a pensare che un povero diavolo come Satana possa tirar avanti a lungo quando è continuamente snobbato-
-Ma di che parli?-
-Veramente mi stupisco ogni volta del fatto che  possiate pensare anche solo per un momento di finire all’inferno: ma se l’inferno ve lo create ogni giorno sulla terra, sarebbe un doppione ti pare?
Tu poi hai anche in regalo le mestruazioni che ti allietano ogni mese con dolori tipo parto, che vuoi di più?
Ecco che Satana diventa un esubero.
Capito carina ? –

-Ma insomma chi sei?-
-Dio è il nome, commedia il gioco-
-Non puoi essere Dio. Sei un avvoltoio-
-Ecco, al solito tutti a criticare; qualcuno deve pur ripulire la terra di tutta la spazzatura reale e virtuale di cui l’avete riempita.
Ho deciso che sia l’avvoltoio l’uccello del vostro pianeta.
Avresti per caso voluto che ti facessi il numero dei falò, oppure che ti smollassi di nuovo un bel diluvio?-
-Allora se sei Dio, dimmi che ne pensi di Gesù-
-E  ci dici niente…bella mia quel tizio teneva due palle d’acciaio grosse come angurie.
Mi piaceva un sacco, stavamo sempre a parlare noi due-
-Ma lui era tuo figlio, vero? –
-Sorvoliamo, troppo complicato; personalmente non ho mai avuto figli, problemi emotivi.
Qualcuno degli altri dei qualche volta si rotolava nel fieno con un umano ma poi guarda che ne veniva fuori, un bietolone gay con un tallone disastrato manco capace di rinforzarselo per bene, o un poveraccio con un occhio solo….-
-Che cosa, altri dei?-
-Ma sì, in principio ce n’erano un mucchio; per via delle responsabilità.
Uno si occupava dei raccolti, un altro dei tuoni e fulmini, un altro dell’amore, insomma eravamo un team di migliaia.
Se eri preoccupato per qualche cosa potevi pregare il dio addetto.
Non che allora si rispondesse alle preghiere più di adesso, ma almeno esisteva un responsabile specifico-

-E tu che facevi allora?-
-Sovrintendevo, insomma non mi occupavo di niente e di tutto; ci voleva pure uno che supervisionasse, capirai, erano sempre a litigare tra di loro, manco fossero umani allo stadio-
-Ma che è successo, come mai sei rimasto solo?-
-Li ho uccisi, sono un dio geloso e poi mi avevano stancato, a parte Venere, lei mi è spiaciuto un po’ eliminarla…-
-Uccisi? e come?-
-Ho interrotto la loro fornitura di fedeli.
Sai ci vogliono un sacco di credenti per tener in funzione un dio che occupi un posto decente-
-Tu….gli hai interrotto la fornitura? e come?-
-Beh, mica è stato facile, mi son dato da fare, una parola qui e una parola là alle persone giuste e voilà il gioco è fatto.
Mentre gli altri colleghi erano occupati nei loro casini interni ed esterni io son sceso sulla terra a raccontare a certi esseri umani che c’era un solo Dio: io.
Il mio uomo migliore è stato Mosé.
Un vero piacere parlare con lui.
Il tizio aveva una immaginazione da non credere e un gusto innato per il pettegolezzo.
Il resto è storia-

-Ma c’è il Paradiso?-
-Home sweet home…-
-Mi ci porterai?-
-Fossi matto, dolcezza; venire a trovare gli umani una volta ogni tanto va bene, ma viverci pure insieme… anche per un Dio sarebbe vita impossibile-
-Ma tu ci hai creato!!!!-
-Questo è un particolare che mi sfugge; il fulcro di tutta la faccenda è che voi avete creato me e mi tenete in vita, il resto è confuso-
-Ma dove andrò quando muoio?-
-Da nessuna parte, ragazza mia. Il sipario cala, fine della recita.
Questo è il motivo per cui si dice “morto”.
Ahi, ahi, il tempo è scaduto. Sono arrivati i coglioni che invece di farsi venire un infarto nel vedere una donna che parla con un avvoltoio pensano bene di far fuori l’insolito uccellaccio.
Bay bay carina, è stato un vero piacere parlare con te-

Bang, bang, bang….
alcune piume svolazzano per l’aria, una l’acchiappo al volo per ricordo.
…Azzz , mi hanno ammazzato Dio.

 

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