In “Soldati” Ungaretti rappresenta, in un lampo poetico senza uguali, la precarietà dell’esistenza umana durante la prima guerra mondiale che lasciò l’Italia “vincitrice”in rovina.
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Oggi, senza reali italiche sanguinose guerre, siamo allo sfascio morale, culturale e sociale.
La politica è autentica cialtroneria, per una volta un bravò a Mattarella per il suo sentito vaffanculo ai partiti.
Ecco come ben ci rappresenta Cesare di Trocchio dell’Associazione a resistere di stampo satirico Satiraptus parafrasando Ungaretti:
Si sta come
del gatto
sui coglioni
le unghie
Se mio nonno fosse vivo, li manderebbe tutti in Siberia 😉 o magari li metterebbe al muro come fece coi fasci 70 anni fa circa.
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beh qualcuno la salverei, gli inesperti di oggi, ma gli altri, tipo berluska e renzi…al muro
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Mammamia che mal.
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mal sì, enri…più che unghie sono artigli ❤
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😁😁😁
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ciauuu
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i gatti son tanto cari ma….
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gli artigli pina..il mio big ha dei bisturi dentro i soffici polpastrelli 😀
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Ay que dolor querida!!!!!
Non avrebbe potuto definire meglio la situazione politica attuale…
besos de fuego
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eggià—baciotti silviat
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io avrei scritto gli artigli…una chicca poetica 😀
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anche io …. notte notte
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