segni di fuoco
le mie labbra incidono
sul tuo corpo stanco
è impietosa venere
con i suoi sacerdoti
lente carezze
ritrovano i sentieri
del desiderio
che su di te si spegne
nell’offrirsi dei fianchi
mani stringono
seni gonfi al vento
delle tue labbra
sono brividi caldi
a incresparmi la pelle
un letto sfatto
stanche impronte di corpi
inumidite
odora ancora di noi
del nostro pasto nudo
ora la carne
ancestrale memoria
d’appartenenza
è fatale miraggio
che mi trova indifesa