EMERGENCY : GIUSEPPE, NATO A KABUL IN UN OSPEDALE DI GUERRA

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-Vi scrivo per comunicarvi che sabato sera è nato un bambino al nostro ospedale di Kabul.
La guerra è avere 20 anni, aspettare il tuo primo bambino e ritrovarti nel mezzo di un combattimento con un femore rotto per una scheggia. Renderti conto che per il sanguinamento il tuo corpo reagisce nel modo più naturale e inizia il travaglio.
Trovarti in un ospedale per vittime di guerra e dover subire un cesareo in emergenza. Far nascere Giuseppe, – sì, si chiama proprio così – un bel bambino sano che arriva in questo mondo in “Afghan style”, come dice il nostro personale nazionale.
Bambino e mamma adesso stanno bene, ma dopo la gioia rimane la tristezza per un Paese che vive in guerra da 14 anni e non conosce pace-

Michela, coordinatrice medica del nostro ospedale a Kabul, Afghanistan
emergency

-Sono un chirurgo, non un politico. Quello che ho visto nei molti anni che ho passato in Afghanistan è sempre la stessa cosa: li chiamano “errori” o “danni collaterali”, ma la realtà è che sono vittime civili. Civili uccisi, civili feriti-

Gino Strada a Democracy Now!

Sostengo emergency da 10 anni, da quando ho personalmente conosciuto gino strada.
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10 pensieri su “EMERGENCY : GIUSEPPE, NATO A KABUL IN UN OSPEDALE DI GUERRA”

  1. In nome di questo e di tutti bambini le guerre non dovrebbero più esistere! Ma ce l’hanno una coscienza quelli che stanno dietro le guerre?Possibile che considerino i propri soldi e interessi economici più di una vita?Comincio davvero a pensare che in giro ci siano già robot senza cuore e anima a muovere i fili!

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