Le scelte vegana- e vegetariana- sono forse comportamenti di tendenza ma stanno cambiando lo stile di vita: vivere e mangiare nel rispetto di animali e pianeta

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Vivere e mangiare nel rispetto degli animali e del pianeta, con una serata di condivisione e cibo senza crudeltà. La scelta vegana appare come un fenomeno in grande espansione a giudicare dall’offerta gastronomica crescente: certo è che dal 2002 a oggi (dati Eurispes 2016) i vegani in Italia sono passati da 30mila a 700mila (in totale i vegetariani sono 6 milioni, il 10% della popolazione). Una moda o qualcosa di più?
Sicuramente è cresciuta lo zoccolo duro delle persone che sentono una forte empatia verso gli animali e scelgono di diventare vegetariani e vegani per ragioni etiche. Poi esiste una certa ‘simpatia’ verso la cultura e il discorso veg. Possiamo dire che è di moda nel senso che sembra un comportamento di tendenza, innovativo.

E l’informazione resta indispensabile, soprattutto tra i più giovani:
-I libri esistono e crescono quando c’è un pubblico di lettori pronto a riceverli – spiega Sonda editore – in questi anni abbiamo seminato molto per aggiornare la cultura italiana e farla partecipare al dibattito internazionale sui temi della natura, dell’animalità e del cibo salutare e vegan. Ma soprattutto abbiamo percepito che se per la generazione degli adulti acquisire consapevolezza animalista e diventare vegani erano due dinamiche distinte, per un giovane oggi sono due facce della stessa medaglia. Moltissimo c’è tuttavia ancora da fare per far crescere la formazione professionale di chi opera nel settore sanitario e per divulgare quanto viene scoperto nell’ambito delle scienze alimentari, soprattutto nel confronto con la genetica e la neurologia-

E insieme alle pubblicazioni, crescono anche i ristoranti e gli appuntamenti dedicati: tanti i festival in Italia sul tema della salvaguardia degli animali e dell’alimentazione vegetale. ABologna a settembre c’è stato il Veganfest come ogni anno all’interno del Sana e a fine ottobre a Padova appuntamento con Vegan days.
Ma tanti anche gli appuntamenti culinari, spopolano i corsi, e si moltiplicano i locali, legelaterie, i bistrot che propongono piatti vegetali. Si va dai fast food ai negozi alimentari per il Vegan Lifestyle.
Anche quest’anno torna la Notte veg (4/a edizione), la festa in simultanea che il 4 ottobre vedrà ristoranti, librerie, associazioni uniti per una ideale cena animal free. L’iniziativa nasce daSonda, casa editrice tra le voci del mondo animalista e vegan italiano, in collaborazione conlibrerie e ristoranti (segnalati sulla VegAgenda 2017).
Unirà idealmente almeno diecimila persone.

Estratto da Ansa.it

Io sono vegetariana rispettosa da ormai 20 anni e non me ne sono mai pentita, non vegana.
Consumo formaggio, feta, e yogurt naturale , rigorosamente greci.
Mai più riuscirei a mangiare carne o derivati da altre creature viventi. Pensate che a Firenze, l’anno scorso, in un noto ristorante del centro sono dovuta uscire vedendo un signore mio dirimpettaio che divorava una fiorentina…la nausea mi ha travolto e sconvolto.
E devo aggiungere una cosetta: non capisco perché i trangugiatori di carne se la prendano tanto con i vegetariani, non parliamo dei vegani, mentre questi ultimi non li curano, io almeno.
E’ davvero strano, non credete?

31 pensieri su “Le scelte vegana- e vegetariana- sono forse comportamenti di tendenza ma stanno cambiando lo stile di vita: vivere e mangiare nel rispetto di animali e pianeta”

  1. Io sono carnivora. Io non me la prendo con i vegetariani, ne con i vegani.
    Io me la prendo con chi cerca di impormi la sua idea contestandomi di essere nel torto. Io non accetto che la persona di fronte a me non consideri che anche il mio punto di vista vale tanto quanto il suo e si ostini a farmi cambiare idea.
    Credo che questa sia una scelta che debba necessariamente partirti da dentro, diversamente ogni imposizione risulterebbe vana.
    Ecco.
    Io penso questo. Ciao Viki! 🙂

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    1. anche io la penso nello stesso modo ma in rete ho assistito a vere campagne contro i vegetariani da vergognarsi: per es, all’approssimarsi di pasqua quando si fa strage di agnelli portati al macello in condizioni che non voglio neppure ricordare. perché ho assistito…e ti giuro che se avessi avuto un’arma…beh sarebbe stata una pasqua mista…umana e agnellesca e non scherzo.A volte certe scelte sono dovute all’esperienza. ciao dan

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  2. Non credo che sia strano: il germoglio della tolleranza stenta sempre a sbocciare. Forse con il tempo darà i suoi frutti: anche molti vegani non riescono ad essere tolleranti, segno che hanno bene appreso la lezione: non bisogna mai imporre nulla, sempre deve essere il frutto di una presa di coscienza. Non sono vegetariano, tantomeno vegano. Però rispetto chi lo è. E mi interesso alle proposte di alimentazione alternativa alla carne. Però che mi si lasci il mio piacere per un’orata al cartoccio…
    Bacio

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  3. Ho una dieta equilibrata e sono sano come un fiore. Non vorrei mai diventare vegetariano, tanto meno vegano. L’importante è che nessuno mi rompa la minkia, dato che io non faccio la morale a nessuno. 😉

    So sempre stato libero ma non bischero. Se qualcuno mi fa la morale sul mio essere, uso il mio bellissimo verbo come risposta.

    Ciao 🙂

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  4. Vegetariano non posso dire di esserlo, ma certi alimenti li ho eliminati negli anni per diversi motivi, tra cui il latte, le uova, gli insaccati e altro. La carne la mangio ogni tanto, tipo 1-2 volte al mese, per il resto mi organizzo con formaggio, verdure, pasta, pane e pesce. Non mi manca nulla nonostante non consumi carne tutti giorni, anche se a volte mi piace.

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  5. Vivi e lascia vivere. Questo è il mio motto.
    Sono onnivora ma non per questo ho mai pensato male di chi fa scelte vegetariane. Gli estremi però non vanno mai bene nè da una parte nè dall’altra

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  6. Io sono in cammino… nel senso che ero onnivoro, poi per problemi di salute ho cominciato a togliere un po’ di cose. Prima gli affettati, l’alcool, poi la carne, poi tutto il cibo industriale. Adesso mi considero un “pescetariano” nel senso che mangio pesce due volte alla settimana ma conto piano piano di togliere anche quello e di diventare vegetariano. Le mie ragioni, più che etiche o animaliste, sono proprio salutari. Da quando ho cambiato regime alimentare sto meglio e mi sento più in forze ed energico che mai!
    In ogni caso non sopporto le guerre Vegani/Onnivori dove di solito entrambe le categorie offrono sempre il peggio di sé. Proprio per evitare queste guerre, se disgraziatamente vengo invitato a pranzo da persone che mi offrono la carne, cerco di mangiarne il minimo sindacale giusto per non scatenare polemiche e non apparire scortese. Giuro che riesco a far girare per ore una fetta di roast-beef nel piatto facendo sembrare che la stia mangiando!
    Comunque credo che vegani/onnivori dovrebbero trovare un punto d’accordo per lottare insieme contro il cibo industriale per avere un cibo sano e di qualità per tutti. Perchè diciamocelo, può far schifo la bistecca ma anche certi piatti pronti plasticosi a base di seitan e tofu mica scherzano!

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    1. secondo me ci vuole coscienza e convinzione in tutto.io sono diventata vegetariama a 20 ormai 19 anni fa vedendo macellare animali…qualcuno me l’aveva suggerito. da allora non mangio più carne , insaccati e derivati sostituendoli con formaggio- feta-legumi, farro in quantità, fagioli e ceci. frutta e verdura, oilve nere e ciokko di cacao amaro al 99%, perché non amo gli zuccheri tranne che nelle torte crostate alla frutta. ti dirò che non mangio manco il pesce…pensando ai mari dove è pescato .
      Detto questo sto benissimo,ma mio marito è carnivoro, come il resto della famiglia…che però vedo piano piano seguirmi… per gli amici…facciano quel che vogliono, come per l’alcool e il fumo: ecco per quest’ultimo devono usciresul balcone perché tossisco-allergia ad alcuni prodotti degli idrocarburi insaturi-

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      1. Credo che alla base di tutto ci sia la convinzione. Io mi sono convinto quando, quasi 3 anni fa, ho deciso di abbassare la pressione senza usare farmaci. I medici volevano impasticcarmi e io gli ho fatto vedere che sono tornato ad avere e mantenere una pressione ottima solo col regime alimentare e con lo sport.

        Io mangio in quantità industriali quinoa, amaranto, miglio, farro, orzo, grano saraceno, segale e poi tutti ma proprio tutti i legumi (con predilezione per soia, lenticchie e ceci). Sono anche un buon consumatore di frutta secca (noci, nocciole, uvetta, pinoli) e semi (lino, chia, zucca, girasole, sesamo, papavero). E come te di cioccolata fondente.

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  7. ben vengano queste tendenze, gli animali ringraziano. E comunque io subisco attacchi idioti e ignoranti da parte di onnivori. Non sopporto i nazivegan. Ma non si può fare di tutta un erba un fascio. La mia è una scelta etica, e se tutti avessero il coraggio di andare in un macello o un lager di produzione casearia diventerebbe vegano, se avesse un minimo di cuore

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    1. sono completamente con te..vegetariana stretta da oltre 15 anni, anche la mia è una scelta etica, amo troppo gli animali…e poi hai notato che sono sempre i mangiatori di carne ad attaccarci? io non lo fo mai con loro….

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      1. ultimamente sempre di più, pensaci al salto vegano, io l’ho fatto da 15 giorni, perchè mi piaceva troppo il formaggio, poi mi sono messa a vedere cosa succede nei caseifici, e non riuscivo più a guardarmi allo specchio. Ora ho una serenità incredibile, mi sento proprio a posto con me stessa. So che è un percorso lungo, ma una volta che prendi coscienza non torni più indietro, io un pò tardi ma ora lho presa. Pensaci solo, senza forzature. Io ti pubblico solo ricette vegan, prendi spunto 😉

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      2. lo spunto lo prendo vedi e ..beh…io consumo solo come formaggio la FETA, in diretta dalla grecia, abbiamo un nostro fornitore là che non schiavizza di certo gli animali…siamo nel piccolo…. tutti gli altri mi fanno male…da tempo

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