Tempi nostri: maghi, cartomanti e fattucchiere ringraziano

Le difficoltà economiche, la mancanza di lavoro e il bisogno di rassicurazioni spingono un numero sempre maggiore di italiani a cercare risposte in settori “alternativi”, tipo la cartomanzia, gli oroscopi a pagamento e la magia.
E’ un argomento che mi appassiona e che tratto spesso.
In Italia sono circa 160 mila gli operatori dell’occulto: maghi, cartomanti, fattucchieri, a cui vanno aggiunti spiritisti, sensitivi, rabdomanti, per un totale di 30 mila consultazioni giornaliere.
Quattro italiani su dieci credono nelle previsioni di chiaroveggentie e sono disposti a spendere per una “consulenza”un importo che varia tra 100 e mille euro.
Secondo una ricerca del Codacons nel nostro Paese sarebbero oltre 14 milioni i cittadini che si rivolgono al mondo dell’occulto.
Un settore questo, che non conosce crisi e anzi è sempre più in espansione; si calcola che nei primi sei mesi del 2016 il suo fatturato, in nero, sia addirittura aumentato del 18,5%, passando da 7,5 miliardi a 8,3 miliardi di euro.
Pare si intensifichino anche i contatti tra i maghi, gli indovini e i professionisti della finanza, i top manager e gli imprenditori, finalizzati a conoscere gli sviluppi dell’attuale triste situazione economica del nostro paese.
Le modalità di pagamento sono le più svariate , i preferiti sono ovviamente  i contanti, ma, data l’attuale “miseria”, vengono accettati anche pagamenti in natura, ovvero in generi alimentari o gioielli; purtroppo si ricorre anche a prestiti e relative rateizzazioni, concessi, molto spesso, da organizzazioni specializzate in usura.
Secondo l’Osservatorio antropologico, che ha provato a tracciare un profilo geografico dei clienti dell’occulto, essi si concentrerebbero per il 42% al Nord, per il 27% al Centro, per il 18% al Sud e il restante 19% nelle Isole.

C’è davvero chi in tempo di crisi lavorativa non conosce crisi…e anche questo fenomeno fa parte dell’oscurantismo che accompagna i nostri tempi.